Piani di Recupero del patrimonio edilizio esistente

Ai sensi dell’art. 41 bis della legge urbanistica regionale, nelle zone di recupero individuate dal Piano Regolatore Generale gli interventi sul patrimonio edilizio esiste possono essere assoggettate a Piano di Recupero del Patrimonio Edilizio Esistente.

Il PRGC del Comune di Strambino, oltre ad  individuare con specifica retinatura alcune aree soggette a Piano di Recupero, sottopone a strumento urbanistico esecutivo gli interventi ristrutturazione Reb che comportino ampliamento della consistenza fabbricativa, come specificatamente normato all’art. 7.1 delle norme di attuazione, negli ambiti RA individuati dal Piano ai sensi dell’art. 24 punto 1 della L.R. 56/77 (centro storico).  

Il piano di recupero viene redatto in base alle prescrizioni dell’art. 41 bis, 4^ comma della L.R. 56/77.

Nel caso in cui il piano di recupero comprenda immobili inclusi in insediamenti urbani e nuclei minori individuati dal PRG a norma dell'articolo 24, comma 1, numeri 1) e 2) o immobili vincolati ai sensi del d.lgs. 42/2004, è trasmesso, subito dopo l'adozione, alla commissione regionale per gli insediamenti d’interesse storico-artistico, paesaggistico o documentario, la quale, entro sessanta giorni dal ricevimento, esprime il proprio parere vincolante ai fini della tutela dei beni culturali e paesaggistici.

 La Giunta Comunale con la delibera di approvazione adegua il Piano di recupero al parere della suddetta Commissione Regionale.

tl_files/file_e_immagini/IMMAGINI/icone/chiblu.jpgCHI

Il Piano di recupero viene avviato autonomamente dall’Amministrazione Comunale, ma in alternativa può essere proposto dai proprietari degli immobili compresi nelle zone di recupero, ai sensi dell’ultimo comma dell’art. 43 della LR 56/77.

tl_files/file_e_immagini/IMMAGINI/icone/comeblu.jpgCOME

Il piano di recupero contiene:

-  la delimitazione del perimetro del territorio interessato;

- la precisazione delle destinazioni d'uso degli immobili, aree ed edifici, con l'indicazione delle opere di urbanizzazione esistenti e da realizzare secondo le prescrizioni del piano regolatore generale;

- l'analisi dello stato di consistenza e di degrado degli immobili e delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie con l'indicazione degli interventi di recupero proposti;

- la definizione progettuale degli interventi suddetti con la valutazione sommaria dei relativi costi;

- la individuazione degli immobili da espropriare per la realizzazione di attrezzature pubbliche o comunque di opere di competenza comunale;

- i tempi previsti per l'attuazione del piano, con l'indicazione delle relative priorità.

Il Piano di Recupero  comprende i seguenti elaborati:

- la relazione illustrativa che precisa le prescrizioni e le previsioni del piano regolatore generale, con riferimento all'area interessata dal Piano di recupero;  

- la planimetria delle previsioni del piano regolatore generale relative al territorio oggetto del Piano di recupero, estese anche ai tratti adiacenti, in modo che risultino le connessioni con le altre parti del piano stesso;

- la planimetria del Piano di recupero, disegnata sulla mappa catastale aggiornata e dotata delle principali quote plano altimetriche;

- il progetto di massima delle opere di urbanizzazione primaria e dei relativi allacciamenti;

- l'eventuale progetto plano-volumetrico degli interventi previsti, con profili e sezioni in scala adeguata e con indicazione delle tipologie edilizie;

- gli elenchi catastali delle proprietà ricadenti nel territorio interessato dal piano particolareggiato, con indicazione di  quelle soggette ad esproprio;

- le norme specifiche di attuazione del Piano di recupero

- la planimetria del Piano di recupero  ridotta alla scala delle tavole di piano regolatore generale, al fine di verificarne l'inserimento e di garantire l'aggiornamento dello stesso;

- gli elaborati relativi al processo di VAS, ove necessario.

- schema della convenzione da stipularsi con il Comune.

Gli elaborati devono contenere specifiche indicazioni in ordine ai requisiti dell'arredo urbano, anche ai fini del superamento o dell’eliminazione delle barriere architettoniche e percettive.

La domanda va presentata presso l’ufficio protocollo del Comune, piano terreno del Palazzo Comunale, dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 12,30,    martedì e giovedì dalle 14,30 alle 17,30.

tl_files/file_e_immagini/IMMAGINI/icone/termine.jpg TERMINE DEL PROCEDIMENTO

Il piano di recupero viene  adottato con deliberazione della giunta comunale, esposto in visione e pubblicato sul sito informatico del comune per trenta giorni consecutivi, durante i quali chiunque può prenderne visione e presentare, entro i successivi trenta giorni, osservazioni nel pubblico interesse e ai fini della VAS, ove prevista.  

La giunta comunale  controdeduce alle osservazioni con la deliberazione di approvazione del piano, apportando eventuali modifiche, previa acquisizione del parere motivato relativo al processo di VAS, ove necessario.  

Il piano di recupero assume efficacia con la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione della deliberazione di approvazione divenuta esecutiva ai sensi di legge.

tl_files/file_e_immagini/IMMAGINI/icone/costo blu.jpgCOSTO

Numero 1 marca da bollo da €.16,00 da apporre sulla domanda;

Versamento diritti di segreteria come da Deliberazione della Giunta Comunale n. 8 del 03.02.2005  (link 1) con importi variabili  in base al numero di lotti compresi nel Piano di recupero.

tl_files/file_e_immagini/IMMAGINI/icone/doveblu.jpg DOVE RIVOLGERSI

Servizio Tecnico Piano Terreno   Responsabile del Servizio MELLANO Geom. Luciana

Telefono 0125 636613  fax  0125 636624  e-mail urbanistica@comune.strambino.to.it

Orari: Martedì 8,30-12,30  Giovedì 8,30-12,30  /  14,30-17,30